Hacking Politico

Digitale 2022: Movimento 5 Stelle

NB: questo post è parte dell’attività di monitoraggio descritta qui

Il programma della lista è disponibile QUI (DocumentoLink locale).

Considerazioni generali

Precisiamo che non abbiamo capito se si tratta di un programma ridotto o se si tratta del programma ufficiale. I riferimenti ai temi che ci stanno a cuore abbiamo dovuto cercarli con molta attenzione e anche un po’ di fantasia, ma di certo non ci ha soddisfatto l’eccessiva stringatezza.

Il giudizio complessivo è quindi scarso e sicuramente non in linea con le aspettative che avevamo nei confronti di un partito da sempre molto sensibile e attento ai temi della digitalizzazione e con deputati, tra di essi Maria Laura Mantovani, che sono stati tra i pochi a battersi concretamente per l’emancipazione dell’informatica pubblica dalla dipendenza dalle piattaforme straniere.

Tabella dei punteggi

Temi

Note

Punti

Parallelismo tra tradizionale e digitale: capacità di integrare le questioni digitalil all’interno delle questioni proprie della società pre-digitale

Riferimenti quasi assenti, ma si parla di “STESURA DELLA CARTA DEI DIRITTI DIGITALI”, pur circoscritta al diritto di accesso all’internet veloce 1

Peso dato alla privacy: in generale, in quanto diritto umano (principio di autodeterminazione della sfera privata) fondamentale
per l’esercizio dei diritti digitali; nello specifico delle questioni legate alla tutela dei dati personali, alla lotta contro la profilazione, alla rivendicazione della propria realtà biometrica, alla tutela dell’anonimato, all’armonizzazione con le  politiche sanitarie

A p.11 troviamo l’idea della “BANCA DATI DIGITALE NAZIONALE per riconoscere il diritto all’autodeterminazione informativa, permettendo a tutti di verificare in che modo sono utilizzati i propri dati personali”: un’iniziativa interessante anche se non priva di qualche rischio 2

Peso dato al diritto alla conoscenza: in generale, in quanto diritto civile (presupposto fondamentale per l’accesso all’istruzione e alle fonti della conoscenza); nello specifico delle questioni legate a istruzione, trasparenza, open data, accesso a internet, etc

A p. 11 è apprezzabile il “Riconoscimento dell’accesso alla rete quale diritto costituzionale” ma anche il riferimento a “POTENZIARE L’INSEGNAMENTO DELLE MATERIE STEM SIN DAI PRIMI GRADI SCOLASTICI E INVESTIRE NELLE COMPETENZE TECNICHE AVANZATE E IMPRENDITORIALI”. Apprezzabile anche il richiamo alla “VALUTAZIONE DI IMPATTO SUL BENESSERE DEL PAESE, avviare a livello istituzionale un serio lavoro di valutazione di impatto ex-ante e ex-post delle proposte di legge e dell’attività del governo” 2

Peso dato al lavoro: in generale, in quanto diritto sociale (principio di autosufficienza economica e sociale); nello specifico delle questioni legate a monitoraggio, algoritmi, istruzione informatica (non solo formazione), etc

Diversi accenni ma nessuno esplicito 1

Anonimato: valutazioni: presenza esplicita nel programma (anonimato, pseudonimato), posizione sull’identificazione degli utenti nelle piattaforme di svago (social, giochi, etc), sistemi di pagamento 

Nessun riferimento esplicito 0

Concorrenza: accenno alla strategia antitrust (non necessariamente specifiche, ma fondamentali per arginare lo strapotere delle BigTech); presenza all’interno del programma di temi quali il diritto alla riparazione

Nessun riferimento esplicito 0

Riferimenti alla questione della sovranità digitale o almeno alla strategia industriale/tecnologica (che è indicativa della strategia specifica sulle questioni digitali)

Nessun riferimento esplicito 0

Open data, accesso agli atti, disciplina sulle gare pubbliche

L’unico riferimento agli “open data” è legato alla ricerca (p. 10 “FAVORIRE L’ACCESSO APERTO AI RISULTATI DELLE RICERCHE”) 2

Anticorruzione: riferimento alla tutela dei whistleblower

A p. 8 abbiamo una esplicita proposta di “implementazione delle tutele per il lavoratore che denuncia (‘whistleblowing’)” 3

Riferimenti all’open source o, preferibilmente, al software libero, presenza nel fediverso

Nessun riferimento specifico, ma almeno a p.11 troviamo menzione del concetto di interoperabilità 1

Riferimenti all’intelligenza artificiale

Accenno brevissimo nel quadro delle strategie di industrializzazione tecnologica 1

Smart PA: riferimenti ai servizi digitali al cittadino e al modo di implementarli; certificati, permessi, giustizia, etc

Nessun riferimento specifico 0

Piattaforme partecipative: riferimenti all’argomento, riforme proposte, eventuali precisazioni

A p.10: “PROMOZIONE DEL ‘CITIZEN EMPOWERMENT’, ovvero il processo di emancipazione e acquisizione di consapevolezza da parte dei cittadini. Incentivare percorsi e strumenti di amministrazione partecipata” 3

Algoritmi: presenza della questione nel programma ed eventuali riferimenti ad ambiti deliberativi/decisionali (lavoro, giustizia, salute)

Nessun riferimento specifico 0

Videosorveglianza: posizione sull’utilizzo di videocamere e sensori con il pretesto della sicurezza o del decoro

Nessun riferimento specifico 0

Temi negativi: sorveglianza e tecnocontrollo, anche solo verso le categorie “critiche” (detenuti, immigrati, indagati)

Nessun riferimento specifico 0

Temi negativi: credito sociale

Nessun riferimento specifico 0

Temi negativi: educazione tecnologica considerata come formazione applicativa invece di istruzione digitale

Nessun riferimento specifico 0

Temi negativi: voto elettronico adottato per gli appuntamenti elettorali istituzionali

Nessun riferimento specifico 0
Totale   17

Considerazioni raccolte sui social

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