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Digitale 2022: Fratelli d’Italia

Abbiamo preso in considerazione due programmi distinti:

  • il programma comune presentato insieme a Forza Italia (disponibile qui: Pagina di download, Programma (18/8), Link locale) che è anche l’unico presentato ufficialmente al Ministero degli Interni
  • il programma aggiunto a settembre, specifico per Fratelli d’Italia

Le valutazioni saranno indicate in testo normale per il programma comune e in grassetto per il programma esteso.

Considerazioni generali

Se il programma congiunto si presenta come un minimo comune multiplo, anzi un minimo comune divisore, il nuovo programma esteso copre con molta attenzione diverse tematiche legate al digitale. Considerando che il programma esteso è stato pubblicato da pochi giorni, appare chiaro che ci sia stata una fonte di ispirazione non certo dal nostro stimolo (non siamo così presuntuosi), ma sicuramente dalla lettura del programma della Lega, che già si era mostrato molto attento alla questione del diritto alla privacy dei cittadini. Molto apprezzabile anche un riferimento alla sovranità digitale, benché sembri limitato alla mera proprietà delle infrastrutture, mentre sappiamo bene che la sovranità è legata soprattutto alla proprietà del software, della produzione dell’hardware e delle competenze (sulle quali comunque il programma di Fratelli d’Italia, riserva abbastanza attenzione).

Tabella dei punteggi

Temi

Note

Punti

Parallelismo tra tradizionale e digitale: capacità di integrare le questioni digitalil all’interno delle questioni proprie della società pre-digitale

Nessun riferimento specifico

A p. 21, al punto 12, (“A difesa della libertà e della dignità di ognuno”) significativo il fatto che all’inciso “Assicurare l’effettività dei diritti civili e sociali, il rispetto delle libertà garantite dalla Costituzione e della dignità delle persone è la precondizione per la realizzazione piena dei princìpi propri di ogni sistema democratico.” seguano immediatamente i riferimenti a diverse criticità relative al mondo digitale

0

1

Peso dato alla privacy: in generale, in quanto diritto umano (principio di autodeterminazione della sfera privata) fondamentale
per l’esercizio dei diritti digitali; nello specifico delle questioni legate alla tutela dei dati personali, alla lotta contro la profilazione, alla rivendicazione della propria realtà biometrica, alla tutela dell’anonimato, all’armonizzazione con le  politiche sanitarie

Nessun riferimento specifico

A p. 21, al punto 12  “No all’introduzione di strumenti di controllo digitale di massa e di compressione delle libertà individuali o a meccanismi di scoring, come la “cittadinanza a punti” su modello cinese.” 

0

3

Peso dato al diritto alla conoscenza: in generale, in quanto diritto civile (presupposto fondamentale per l’accesso all’istruzione e alle fonti della conoscenza); nello specifico delle questioni legate a istruzione, trasparenza, open data, accesso a internet, etc

P. 3: Potenziamento e sviluppo delle infrastrutture digitali ed estensione della banda ultralarga in tutta Italia

A p. 37 abbiamo un riferimento preciso alla “Difesa del “sesto dominio”, quello della conoscenza, nella “nuova Guerra Fredda” della disinformazione.”. Inoltre a p.28: “Potenziamento e sviluppo delle infrastrutture digitali ed estensione della banda ultralarga in tutta Italia”; p. 22: “Innovazione digitale per i beni culturali, così da renderli pienamente fruibili anche attraverso social e piattaforme multimediali.”

2

 

2

Peso dato al lavoro: in generale, in quanto diritto sociale (principio di autosufficienza economica e sociale); nello specifico delle questioni legate a monitoraggio, algoritmi, istruzione informatica (non solo formazione), etc

Nessun riferimento specifico

Nessun riferimento specifico

0

0

Anonimato: valutazioni: presenza esplicita nel programma (anonimato, pseudonimato), posizione sull’identificazione degli utenti nelle piattaforme di svago (social, giochi, etc), sistemi di pagamento 

Nessun riferimento specifico

Nessun riferimento, ma il solito punto 12 di p. 21 “No all’introduzione di strumenti di controllo digitale di massa” vale sempre come riferimento implicito

0

1

Concorrenza: accenno alla strategia antitrust (non necessariamente specifiche, ma fondamentali per arginare lo strapotere delle BigTech); presenza all’interno del programma di temi quali il diritto alla riparazione

p. 9: lotta alla concorrenza sleale. Ok, ma quale concorrenza?

A p.13: Lotta all’abusivismo commerciale e alla concorrenza sleale. ma qui, rispetto al generico punto del programma comune, è chiaro che, come nel caso della lista Azione/Italia Viva, si tratta di una lotta alla concorrenza tra pagliuzze, senza badare alle gigantesche travi del mercato

1

-1

Riferimenti alla questione della sovranità digitale o almeno alla strategia industriale/tecnologica (che è indicativa della strategia specifica sulle questioni digitali)

Nessun riferimento specifico

A p. 28 “Tutela delle infrastrutture strategiche nazionali: garantire la proprietà pubblica delle reti sulle quali le aziende potranno offrire servizi in regime di libera concorrenza, a partire da quella delle comunicazioni.” purtroppo si parla solo di reti e non di hardware&software. Come già indicato in precedenza, vale anche il riferimento a p. 37 “Difesa del “sesto dominio”, quello della conoscenza, nella “nuova Guerra Fredda” della disinformazione.”

0

2

Open data, accesso agli atti, disciplina sulle gare pubbliche

Nessun riferimento specifico

Nessun riferimento specifico: no, quanto a p.36, (“Riconoscimento di un rating positivo alle imprese che rispettano tempistiche e condizioni contrattuali negli appalti pubblici. Semplificazione nell’affidamento degli appalti e maggiori controlli in fase di esecuzione”) è troppo vago. Addirittura inquietante ci sembra l’inciso di p. 23 “Tutela della
nautica e delle imprese balneari: 8mila chilometri di litorale e 300mila addetti del settore sono un patrimonio che va difeso da ogni forma di ingiusto esproprio.” che sembra una totale chiusura alle norme europee in favore della concorrenza!

0

-2

Anticorruzione: riferimento alla tutela dei whistleblower

Nessun riferimento specifico

A p. 31, l’inciso “Lotta senza tregua a tutte le mafie, al terrorismo e alla corruzione” appare così vago, improprio e impreciso che è come se non ci fosse

0

0

Riferimenti all’open source o, preferibilmente, al software libero, presenza nel fediverso

Nessun riferimento specifico

Nessun riferimento specifico

0

0

Riferimenti all’intelligenza artificiale

Nessun riferimento specifico

Nessun riferimento specifico

0

0

Smart PA: riferimenti ai servizi digitali al cittadino e al modo di implementarli; certificati, permessi, giustizia, etc

P.4: Digitalizzazione, efficientamento e ammodernamento della Pubblica Amministrazione. Generico, ma c’è…

p. 35: “Digitalizzazione dei procedimenti della PA e possibilità di concludere le pratiche online per imprese e cittadini.” p.33: ” Digitalizzazione della giustizia”. Resta molto generico, ma c’è!

2

 

2

Piattaforme partecipative: riferimenti all’argomento, riforme proposte, eventuali precisazioni

Nessun riferimento specifico

Nessun riferimento specifico

0

0

Algoritmi: presenza della questione nel programma ed eventuali riferimenti ad ambiti deliberativi/decisionali (lavoro, giustizia, salute)

Nessun riferimento specifico

Non è un riferimento specifico, ma al punto 12 di pag. 21 riteniamo che sia stato affermato un principio generale valido anche in questo ambito

0

1

Videosorveglianza: posizione sull’utilizzo di videocamere e sensori con il pretesto della sicurezza o del decoro

p. 7: Implementazione della sicurezza nelle città: rafforzamento operazione strade sicure, poliziotto di quartiere e videosorveglianza

Dobbiamo leggere la nuova versione a p.32 dello stesso paragrafo della versione ufficiale: “Potenziamento “Operazione strade sicure” e reintroduzione del poliziotto di quartiere. Lotta al degrado, niente zone franche di illegalità.” Coerentemente con quanto affermato a p. 21 “No all’introduzione di strumenti di controllo digitale di massa”, la parola “videosorveglianza” è stata modificata in “Lotta al degrado, niente zone franche di illegalità“. Pentiti o paraculi? Optiamo per la seconda, ma siccome vogliamo premiare la buona volontà, assegniamo un +1 di bonus…

-2

 

1

Temi negativi: sorveglianza e tecnocontrollo, anche solo verso le categorie “critiche” (detenuti, immigrati, indagati)

p. 7: Implementazione della sicurezza nelle città: rafforzamento operazione strade sicure, poliziotto di quartiere e videosorveglianza 

Nessun riferimento specifico (ma la videosorveglianza sparisce dal programma). +1 di bonus

-2

 

1

Temi negativi: credito sociale

Nessun riferimento specifico

Il già ricordato punto 12 di p. 21 “No all’introduzione di strumenti di controllo digitale di massa e di compressione delle libertà individuali o a meccanismi di scoring, come la “cittadinanza a punti” su modello cinese.” consente il massimo dei voti

0

3

Temi negativi: educazione tecnologica considerata come formazione applicativa invece di istruzione digitale

Nessun riferimento specifico

p. 37 Il riferimento alla “Difesa del “sesto dominio”, quello della conoscenza, nella “nuova Guerra Fredda” della disinformazione” è comunque un riferimento positivo alla conoscenza. Purtroppo a p.12, il buon passaggio “promuovere la formazione nell’ambito delle discipline Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics)” viene di nuovo legato alla formazione applicativa (“in modo da favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e colmare l’attuale carenza di figure qualificate in tali materie”). Riteniamo importante penalizzare questo tipo di approccio 

0

-1

Temi negativi: voto elettronico adottato per gli appuntamenti elettorali istituzionali

Nessun riferimento specifico

Nessun riferimento specifico

0

0

Punteggio programma congiunto FdI-FI

Punteggio programma esteso

 

1

13

Considerazioni raccolte sui social

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