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Sorveglianza di massa biometrica: un nuovo studio mette in guardia dalla cinesizzazione della sorveglianza in Europa

Oggi, il gruppo Verde/Alleanza libera europea al Parlamento europeo ha presentato un nuovo studio sull’impatto della sorveglianza biometrica di massa, come il software di riconoscimento facciale, sui diritti umani in Europa. Citando casi allarmanti provenienti da Francia, Regno Unito e Romania, lo studio mostra chiaramente i rischi ei pericoli di queste tecnologie.

È il primo studio ad analizzare in modo completo l’impatto del software di riconoscimento facciale e comportamentale sui diritti umani nelle democrazie liberali da una prospettiva di politica democratica , dipingendo un quadro distopico.

Sempre venerdì, 4 febbraio, si apriranno le Olimpiadi invernali a Pechino, in Cina, in un contesto di gravi preoccupazioni per i diritti umani. Tuttavia, in vista delle imminenti Olimpiadi di Parigi del 2024, gli organizzatori in Europa stanno anche esaminando la possibilità di aumentare la sorveglianza biometrica della massa negli eventi sportivi. In tal modo, i politici accetterebbero deliberatamente la perdita della privacy, la limitazione della libertà di espressione, la divisione della società e la discriminazione.

Patrick Breyer , eurodeputato pirata e leader della campagna del suo gruppo parlamentare per il divieto della sorveglianza di massa biometrica, commenta:

“La Francia, che attualmente detiene la Presidenza dell’UE ed è il paese ospitante dei Giochi Olimpici del 2024, sta sperimentando questa tecnologia di sorveglianza in Europa. Esiste il pericolo reale che la sorveglianza biometrica di massa venga istituita in Europa attraverso i Giochi Olimpici. Il nostro studio si presta quindi perfettamente a smentire l’immagine di accuratezza che questa tecnologia ha e contrastare la sua strisciante normalizzazione.

Abbiamo urgente bisogno di vietare queste tecnologie di sorveglianza soggette a errori se non vogliamo finire con un’UE in stile cinese. Con tassi di errore fino al 99%, la tecnologia di sorveglianza facciale inefficace non ha nulla a che fare con le ricerche mirate. Lo stesso vale per la sorveglianza comportamentale biometrica e i cosiddetti “rivelatori di bugie video”.

Sfondo:

L’uso delle tecnologie di sorveglianza biometrica è oggetto di un intenso dibattito all’interno dell’UE. Mentre il Parlamento dell’UE ha chiesto il divieto di tale tecnologia nell’ottobre 2021 , la Commissione europea e le voci conservatrici sono favorevoli. Campagne della società civile come l’iniziativa dei cittadini “Reclaim Your Face” si oppongono all’uso di software di riconoscimento facciale e comportamentale.

Link all’articolo originale: https://www.patrick-breyer.de/en/biometric-mass-surveillance-new-study-warns-of-chinese-surveillance-methods-in-europe/

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