Feddit per chi non lo conosce
feddit.it è un server italiano che permette agli utenti di iscriversi a una piattaforma di nome Lemmy, molto simile a Reddit ma integrata nel Fediverso, l’ecosistema di cui fanno parte anche Mastodon, Friendica, Pixelfed e, forse a breve, anche Threads. Gli utenti possono iscriversi anche senza dover lasciare l’email, ma devono superare un piccolo test per dimostrare di non essere dei bot o utenti non italiani che si iscrivono compulsivamente nei server di tutto il mondo. Una volta completato il processo di iscrizione, il loro nome utente avrà un aspetto simile a quello di un’email, ma con una seconda chiocciola in prima posizione (come @skariko@feddit.it), e sarà perciò a tutti gli effetti un utente del Fediverso, ricercabile da qualsiasi istanza mastodon, come mastodon.uno o livellosegreto.
Gli utenti possono pubblicare nuovi post all’interno di una delle tante comunità disponibili, ossia i corrispondenti dei subreddit o, per gli utenti dei forum, dei topics; la cosa interessante è che gli utenti di feddit.it possono scegliere non solo le comunità di feddit.it ma anche quelle di tutti gli altri server Lemmy sparsi in giro per il mondo. Far parte del Fediverso infatti consente possibilità impossibili da fare con le piattaforme centralizzate.
Infatti, si dà il caso che anche le comunità siano identificate come delle utenze del Fediverso e questo significa che un qualsiasi utente Mastodon o Friendica potrebbe aprire un nuovo thread su, per esempio, la comunità @[email protected] per chiedere la creazione di una nuova comunità.
Di fatto è un po’ come se un utente Facebook o Twitter potesse aprire un nuovo thread sul subreddit r/italyinformatica (per poi ovviamente farsi bannare dai suoi simpaticissimi amministratori…).
Come vanno le cose con feddit.it
Il 28 luglio 2022, dopo appena due mesi di vita, l’istanza italiana feddit.it aveva raccolto un discreto successo di pubblico: la comunità Le Alternative contava già 41 utenti attivi tra i soli iscritti all’istanza (ma con una partecipazione molto attiva da parte di utenti mastodon) e l’istanza era entrata nella top 10 delle istanze italiane più attive nonché era diventata la settima istanza Lemmy più attiva al mondo, davanti a progetti ben più longevi come wolfballs e al quasi omonimo tedesco (ma più illustre) feddit.de.
Poco meno di un anno dopo, nel giugno 2023 ossia mentre gli utenti Reddit avevano iniziato a scoprire Lemmy, la situazione si è evoluta ancor più velocemente: in 48h feddit.it ha avuto lo stesso numero di iscrizioni che aveva avuto in 2 mesi.
La crescita è progredita a ritmi ancora maggiori per le seguenti due settimane, ma già a questo punto si è potuta notare una divergenza da quello che stava succedendo alle comunità straniere; oggi infatti feddit.it, pur essendo l’unica istanza italiana, è solo al 32a istanza Lemmy più attiva al mondo con un numero di utenti attivi nell’ultimo mese piuttosto basso: 148 utenti attivi su 1.765 (in pratica, undici utenti su dodici non sono più attivi) in un momento in cui Lemmy è il secondo software del Fediverso con quasi mezzo milione di utenti complessivi, di cui c.ca 40.000 attivi!
Feddit.it non cresce?
feddit.it si posiziona ora solo tra i primi 40 server più grandi ma mostra fondamentali decisamente più salutari rispetto alla media delle altre istanze Lemmy per ciò che riguarda il basso rapporto tra utenti complessivi e post totali; e, altro indicatore positivo, il rapporto tra utenti attivi e utenti complessivi è uno dei più alti. I numeri tuttavia sono comunque molto piccoli:
Questo andamento è stato comunque piuttosto allineato alle istanze più grandi a livello globale con un’eccezione virtuosa per quello che riguarda i nostri omonimi di feddit.de:
Diventa però importante comprendere il motivo della mancata crescita di feddit.it rispetto alle altre istanze internazionali.
In primo luogo c’è un problema che riguarda i pochi italiani presenti su Reddit. Reddit è stato il serbatoio principale da cui ha attinto la crescita di Lemmy, ma la comunità italiana, per quanto numerosa, è sicuramente meno numerosa e attiva rispetto a quella anglofona.
Un altro dei motivi che spiegano le mancate iscrizioni a feddit.it rispetto agli incrementi avuti da altre istanze è il fortissimo filtro posto alle iscrizioni: uno dei problemi dell’esplosione di Lemmy è che le istanze sono state travolte da iscrizioni multple. Alcune di quelle istanze erano a iscrizione libera, mentre altre richiedevano una breve presentazione giusto per far capire se chi richiedeva l’iscrizione fosse una persona reale.
Anche su feddit.it l’iscrizione è sempre stata vincolata a una richiesta esplicita da parte dell’utente (la destinazione dell’istanza a un pubblico italiano) e all’approvazione degli amministratori, ma in seguito alla scorsa invasione di mezza estate e all’ingresso di utenti stranieri che si fingevano italiani o di bot sempre più elaborati, abbiamo escogitato un sistema che (almeno al momento) ha perfettamente impedito anche ai bot guidati dall’intelligenza artificiale di superare le difese. Il problema è che questa barriera ha probabilmente impedito l’ingresso a chiunque non prestasse la dovuta attenzione alla nostra (semplice) richiesta…
Il terzo motivo non è altro che una conseguenza (o meglio una “risonanza”) dei primi due motivi: in pratica (come avrebbe detto Massimo Catalano) feddit.it non è cresciuto tanto quanto le altre istanze perché, anche per colpa dei primi due motivi, è cresciuto meno delle altre istanze.
Al di là delle battute, più è grande un’istanza e più velocemente essa cresce, perché le istanze si accrescono sempre in maniera frattale.
Amministratori troppo schizzinosi o ambiente poco reattivo?
Un elemento che potrebbe avere disincentivato il coinvolgimento è che un utente che volesse crearsi una comunità deve per forza rivolgersi agli amministratori dell’istanza, ma questa scelta è stata fatta per limitare la proliferazione di comunità che potessero interessare solo pochi utenti.
Su Reddit, i subreddit di maggiore successo sono infatti spesso nati in tempi antichi oppure sono stati emanazione di una o più comunità preesistenti (forum soprattutto), ma sono numerosissimi i subreddit con pochi iscritti e una attività ancora più desolante.
La stessa cosa avviene a livello globale per Lemmy: per dare un’idea della panoramica generale, si pensi che mentre tra le community globali di Lemmy, solo poco più del 10% delle comunità ha più di 15 utenti attivi al mese, su feddit.it, questo valore riguarda il 30% delle comunità.
Delle 55 comunità di feddit.it infine solo 12 (quelle ormai morte…) presentano un numero di commenti inferiore al numero di post, mentre la metà presentano un numero di commenti doppio rispetto ai post, un indicatore importante per capire la vitalità di una comunità. Nel lemmyverso globale sono invece tante le comunità in cui le pubblicazioni sono superiori ai commenti, indice del fatto che quelle comunità non sono vere comunità, ma solo luoghi di pubblicazione indistinta e per lo più ignorata dagli utenti reali.
In termini globali, bisogna riconoscere comunque che i numeri di feddit.it sono oggettivamente minuscoli e irrilevanti.
Nel Lemmyverso anglofono infatti c’è probabilmente stata non solo una migrazione dei Redditors, ma anche di alcuni moderatori dei Subreddit; forse c’è stata anche una spinta (ma non sono affatto certo) da parte di qualche gruppo Discord o Telegram. Nel Lemmyverso italiano invece, la comunità dei moderatori di Reddit non si è minimamente fatta coinvolgere da Lemmy, per pigrizia e probabilmente ignoranza, mentre su Discord e Telegram non si parla neanche un po’ di fediverso.
Le comunità italiane del software libero e quella dei wikipediani è inoltre stata quasi totalmente refrattarie al progetto Lemmy: entrambe continuano a frequentarsi su Telegram e su alcuni forum Doscourse (peraltro poco attivi).
Malgrado questo, feddit.it è una delle istanze più numerose e attive del fediverso italiano:
A questo proposito, c’è da dire che a spingere feddit.it in alto tra le istanze italiane è stato il coinvolgimento avvenuto da parte di tre comunità più o meno legate a telegram e al fediverso (Le Alternative, Etica Digitale e Informapirata) e di conseguenza il traino sulla comunità italiana di mastodon, con mastodon.uno (che con oltre 9.000 utenti attivi è una delle venti istanze più attive al mondo) e livellosegreto.it (che pur distanziata, ospita comunque quasi 1.700 utenti attivi).
Tra i 20 post più apprezzati negli ultimi tre mesi, vi sono infatti ben 8 post pubblicati nelle comunità feddit.it da parte di utenti esterni all’istanza (in particolare mastodon.social, livellosegreto.it, sociale.network e poliversity.it con un post ciascuno e poliverso.org e mastodon.uno con due post); tra i 20 post più apprezzati dell’ultima settimana sono addirittura 11 quelli provenienti dall’esterno (anche se tre di queste vengono comunque da un’istanza Lemmy straniera).
Come leggiamo questi dati?
Lo stato di salute dell comunità di feddit.it non è quindi generalmente eccellente e non sfiora neanche lontanamente i numeri delle comunità più frequentate, ma supera comunque quello della maggior parte delle comunità globali. Il tasso di coinvolgimento indica inoltre che le comunità, benché non molto numerose, sono comunque abbastanza attive.
Noi amministratori siamo comunque soddisfatti di come il progetto feddit.it sia cresciuto con regolarità e mantenendo una qualità generale abbastanza alta. Abbiamo visto che le nostre comunità di origine (@lealternative e @informapirata ) e quelle di alcuni amici come @eticadigitale hanno potuto trovare un luogo di discussione più lento e organizzato rispetto a quello fornito da telegram (che resta comunque ancora il luogo principale per Le Alternative e per Etica Digitale).
Le espulsioni di utenti problematici non sono praticamente mai avvenute e abbiamo avuto al massimo un paio di discussioni che hanno portato alcuni utenti problematici ad allontanarsi.
Abbiamo invece fiducia nel fatto che, con lo sviluppo e il perfezionamento del plugin Activity Pub per WordPress, Lemmy possa diventare un collettore per quello che potrebbe diventare il “bloggingverso”, un luogo in cui i post di wordpress possono essere “esposti” sulle comunità Lemmy più adatte per tema.
Ci piace pensare che i blog wordpress italiani, semplicemente menzionando la comunità più adatta, possano “esporre” il loro output su feddit.it grazie al protocollo ActivityPub: quelli che parlano di ambiente potranno pubblicare i loro post nella comunità “Energia, ambiente e Mobilità”, quelli di musica nella comunità “Musica Agorà”, quelli di approfondimento politico, nella comunità “Politica” o in tante nuove comunità che creeremo per l’occasione.
Come abbiamo infatti già ricordato, il progetto feddit.it non mira a creare una comunità unica, ma a diventare uno strumento per aggregare contenuti (link aggregator è la definizione originaria dello stesso Reddit) della comunità Lemmy, delle altre comunità del fediverso e della futura comunità del bloggingverso.
Per farlo, però abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti coloro che vorranno costruire un mondo digitale diverso e sempre più emancipato dai grandi monopolisti dei contenuti, divenuti sempre più i content trader del web.
Per rendere possibile tutto questo, cercheremo di produrre materiali informativi che aiutino i blogger e i content creator a farlo con semplicità e senza disperdere quelle energie che devono essere destinate alla loro creatività.
feddit.it/comment/336030
Penso che sia tutto già visto ormai. Un peccato il non avere la forza di cambiare (mi escludo da questa categoria).
Penso che al di là di metriche di successo quantitativo, è importante a prescindere che questa iniziativa esista.
Penso il suo destivo sia però più legato a come si evolverà lemmy e meno alle “scelte” degli utenti, che vedo più come vittime di dinamiche al di fuori del loro esplicito controllo.
E questo è tutto, vostro onore.
Scherzi a parte è vero che – in generale – il fediverso è piccolo, mal indicizzabile e la regola dell’1% è abbastanza brutale, ma ad esser sincero qui su feddit.it ho visto poche vere e proprie spinte aggregative o tentativi d’indirizzamento o spronamento a livello di gestione.
Eppure inizialmente sembravano esserci diversi spunti di riflessione ed idee: per lo più accantonati mesi fa con “ci stiamo pensando” o “è in progetto”.
Altre note sparse che posso fornire da utente ignorante, riguardo la bassa attività:
– Quasi tutti gli articoli che vengono postati qui – come anche quello in OP – tendono ad esser titoli con due parole in pesca d’interazione ed un link.
Capiamoci, non c’è nulla di male, però sappiamo tutti che la maggior parte delle persone non apre gli articoli e questa micro barriera è abbastanza per limitare la già scarsa conversazione. Anche solo un bot che fornisce riassunti automatici aiuterebbe non di poco – come si può vedere in alcune comunità esterne.
– Gli italiani nel fediverso non mancano, ma per lo più son bilingue e, quindi, tendono ad iscriversi ad istanze anglofone più popolose. Questo limita ancor di più la visibilità dei contenuti locali di questa istanza che – con pochi voti ed esigui commenti – non giungono praticamente mai nei feed generali esterni.
Al contrario ad esempio di quelli Tedeschi o, per un periodo, Brasiliani.
Per gli iscritti qui basta saltare sul feed locale, ma per gli esterni non è una possibilità facilmente fruibile. Bisognerebbe quindi – se davvero interessa – trovare modi per rendere più semplice scovare i contenuti italiani (come indici, megathread, annunci et similia), ma ciò richiederebbe un grosso e costante investimento di tempo ed impegno nella gestione: difficilmente giustificabile, data la natura senza scopo di lucro e le inevitabili lunghe tempistiche per ottenere i primi risultati apprezzabili.
Ora, come probabilmente è chiaro, la mia esperienza è principalmente limitata al Threadiverso: non ho, e non sono interessato in, account Friendica o Mastodon, quindi non posso commentare quel lato della medaglia.
Io posto quasi solo in inglese. Tutti i contenuti di mio interesse sono in inglese per lo più.
I post in italiano sono quasi solo link ad articoli, e nessun commento.
Quello che mi interessano sono i commenti, cosa pensano gli altri, non gli articoli. Quindi è il solito gatto che si morde la coda: poche interazioni non stimolano interazioni.
Quanto a partecipare, partecipo parecchio (10 volte più che quando stavo si reddit) ma al 99% sono post su community in lingua inglese.
È un male? Non credo.
Il vero limite secondo me è la quasi totale assenza di “non-smanettoni” qui. Riuscire a sfondare tra la “gente comune” sarebbe la svolta.
Ma dal grafico pare uguale a lemmy.ml come crescita e utilizzo
Una discreta crescita, personalmente leggo ma interagisco poco ,che poi è lo stesso comportamento che ho su Reddit.
@[email protected] @skariko @main @lealternative @[email protected] @eticadigitale
Ci vogliono animatori di istanza, persone che sappiano provocare e alimentare interessi su determinati argomenti. Un ruolo inizialmente ricoperto da BOT dotati di AI che alcuni social pollaio chiusi sanno sfruttare molto bene.
A me piace feddit ma so anche prendermi i miei spazi e posso stare lontano da un social per settimane. Mi dispiace se questo può essere letto come un abbandono, ma non è così.
Non si dice anzi che il bello del fediverso è che non crea dipendenza?
Direi che dal punto di vista di un utente, la partecipazione avrebbe tre fasi incrementali:
Lettura – questa non richiede registrazione, e per fortuna
Interazione (sottoscrizione, votazione e commenti) – richiede presenza nel fediverso
Moderazione comunità – richiede un account locale
Elenco questi per poter sottolineare che se qua ci sarebbero contenuti interessanti, la maggior parte degli lettori arriverebbero comunque con traffico organico, e non come già presenti nel fediverso. Probabilmente questa gente non avrà la spinta di registrarsi per i primi 20-50ina letture. Solo quando per una persona la voglia di fare uno degli affordances in fase 2, nascerà la necessità di registrarsi.
Per questa ragione mi viene da dire, che avere tanti post e meno commenti non è necessariamente un problema. O detto meglio, c’è un trade-off tra gli obiettivi di avere una comunità vivace con utenti che commentano e di attirare nuovi utenti che alla fine vengono contati banalmente con page hits.
Dopo, chiaramente l’utenza attuale non è rappresentativa per la potenziale utenza che potrebbe utilizzare una piattaforma italofona. Come conseguenza, i contenuti qui sono molto spinti su temi che interessano poco utenti non tecnici.