Ma cosa fanno i Pirati?

Una delle sfide più difficili affrontate dai pirati italiani è stata quella di comunicare all’opinione pubblica le proprie posizioni, le proprie idee, la propria natura e le proprie attività. Si può dire che, ad oggi, purtroppo, la sfida è stata clamorosamente persa.

Ad oggi, purtroppo, la sfida è stata clamorosamente persa.

Il movimento pirata è infatti quasi scomparso dal radar dell’informazione pubblica e questo ha favorito dinamiche interne che vanno dalla frustrazione per l’irrilevanza e il timore di compiere passi falsi.

Come trovare il PP sulla stampa

Il Primo Congresso Nazionale

Con le modifiche apportate nel 2020 allo statuto del Partito Pirata Italiano, gli istituti dell’Assemblea Occasionale e dell’Assemblea Permanente sono stati sostituiti rispettivamente da quelli del Congresso Nazionale e del Congresso Permanente. Tuttavia, le misure restrittive hanno impedito l’organizzazione di una riunione “fisica” facendo optare per la soluzione on-line.

Con questa nuova configurazione, il PP-IT si è quindi riunito, dopo alcune assemblee precongressuali finalizzate ad affinare il metodo e gli strumenti, nei giorni 17-19 aprile del 2020. Si è trattato quindi del primo congresso di partito mai organizzato in Italia attraverso mezzi telematici: gli interventi sono avvenuti attraverso l’impiego dell’applicativo jitsi e le mozioni finali sono state votate con il software Liquid Feedback.

Se la discussione sul lockdown ha praticamente monopolizzato la discussione, la tendenza che si è riscontrata è quella di una forte preponderanza dei temi legati alla salvaguardia dei diritti, in particolare quello alla conoscenza, e all’attenzione per alcune categorie deboli, quali quelle dei detenuti e degli operatori sanitari.

Il congresso ha visto la partecipazione di molte figure esterne al PP-IT tra le quali diverse personalità legate all’universo radicale e a quello della sinistra ma anche a personalità del mondo liberale. Attivisti, giornalisti, sociologi, giuristi hanno quindi contribuito ad arricchire la discussione interna del partito.

Purtroppo, se si esclude la pubblicazione degli interventi sul sito di Radio Radicale, anche in questo caso, la stampa ha ignorato l’evento sia per colpa di un’oggettivamente inadeguata comunicazione del partito sia a causa della cronica disattenzione dell’informazione italiana per un evento che ha avuto comunque contenuti politici molto significativi.

Forse è giunto il momento di far parlare il movimento pirata con una voce che sia almeno udibile.

Una riunione a settimana

Forti del test costituito dalle Assemblee Pre-Congressuali e dallo stesso Congresso Nazionale, la soluzione delle riunioni on-line è stata finalmente adottata con una cadenza regolare di carattere settimanale.

Ogni mercoledì alle ore 21.30, tutti i pirati (sia gli iscritti sia i non iscritti) potranno colloquiare attraverso l’impiego dell’applicativo jitsi all’interno di assemblee che vengono trasmesse in streaming sul canale YouTube del partito.

Per partecipare, basterà inviare un’email all’indirizzo congresso(at)partito-pirata.it e rispettare le tempistiche in uso (generalmente 10 minuti per gli iscritti e 5 per i non iscritti).